News 18 Maggio 2022
Castelponzone, piccolo borgo oggi frazione del Comune di Scandolara Ravara, è stato nei secoli uno dei centri più importanti del casalasco, essendo fin dal Medioevo sede del feudo dei cremonesi conti Ponzone. Qui si ergeva la loro rocca, all’interno di una fortificazione che difendeva tutto il perimetro dell’abitato e di cui si possono vedere ancora alcuni suggestivi resti, insieme alla caratteristica via principale porticata. Per i caratteri della sua struttura urbanistica è entrato di recente a far parte dei “Borghi più belli d’Italia”.
Centro fortificato senza più fortificazioni, Castelponzone ha rimesso a posto le facciate e ripristinata l’originaria pavimentazione in ciottolato negli strettini, i piccoli viottoli che l’attraversano. Chiuso al traffico per consentire al visitatore di cogliere i segni della sua storia, il borgo è delimitato dalla strada di circonvallazione che ricalca il tracciato delle antiche mura. La rocca, demolita a fine Ottocento, era circondata da un fossato, il cui tracciato è ancora visibile.
All’interno, la struttura urbanistica è caratterizzata da isolati regolari. Delle due porte di accesso rimane quella meridionale col passaggio carraio centrale, la postierla e tracce degli attacchi del ponte levatoio. I portici della via centrale risalgono alla fine del XVI secolo: sotto di essi si aprivano osterie, negozi e botteghe artigiane. La chiesa parrocchiale, dedicata ai Santi Faustino e Giovita, è settecentesca e contiene una Santa Lucia del Genovesino
Fra le molteplici attività artigianali e di commercio sviluppatesi nei secoli, la produzione di corda ha assunto forte rilievo a partire dalla metà dell’Ottocento, fino a coinvolgere buona parte degli abitanti. Questa attività ha segnato profondamente la vita del paese: ha inciso sull’economia locale e sui rapporti sociali – instaurati fra i cordai e i pochi padroni, di solito proprietari terrieri, che procuravano la materia prima e rivendevano il prodotto finito – e l’ha regolata con le sue cadenze stagionali.
Il tempo della corda a Castelponzone è tramontato dopo la seconda guerra mondiale con l’affermarsi della produzione industriale e delle fibre sintetiche. Il Museo dei cordai, che fa parte del Distretto culturale della provincia di Cremona, resta a testimoniare l’attività frenetica del piccolo borgo.
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